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giovedì 20 settembre 2012

E' UNA QUESTIONE PERSONALE FRA VOI E IL VOSTRO APPARATO DIGERENTE

Nessuno può digerire al vostro posto. Bisogna perciò che riusciate a dosare e a classificare da soli gli alimenti che introducete nel vostro corpo, quando esso necessita di cibo.

Mangiando, non pensiamo mai (fortunatamente) al percorso che il cibo dovrà compiere e alle trasformazioni che dovrà subire. Tuttavia, non appena mettiamo in bocca il primo boccone, inizia subito un processo ben orchestrato. Si mette in moto un congegno complicato, un lavoro lento che durerà per ore, che concentrerà gran parte delle nostre energie per compiersi silenziosamente e senza che ne abbiamo coscienza. La digestione consuma infatti, paradossalmente, una parte dell'energia da essa stessa fabbricata. E' un ciclo senza fine, è il mistero della sopravvivenza.

Sappiamo come l'apparato digerente contribuisca alla formazione dell'energia necessaria alla vita del corpo umano.

La bocca, lo stomaco, l'intestino, il fegato lavorano senza sosta per produrre succhi, enzimi, bile, per rimescolare ed attaccare la massa pastosa del cibo che inviamo loro.

Gli elementi energetici sono poi trasportati dal sangue, controllati e dosati dal fegato, prima di giungere ai tessuti e agli organi che li utilizzeranno per funzionare e mantenersi in vita.

E' nel corso di queste trasformazioni che può prodursi uno squilibrio nel metabolismo lipidico (grassi).

Due sono le cause dell'accumulo di grasso: un'alimentazione eccessiva e un'errata trasformazine dei lipidi.

Bisogna sapere che il grasso deve esistere nei tessuti, ma ad un tasso necessario e sufficiente. Esso da una forma al nostro corpo, rendendo i tessuti elastici ed integri. Protegge e nutre. Ma tutto quanto è di troppo deve essere bruciato, con gli altri elementi energetici, per il mantenimento della vita, l'esercizio e tutte le attività del corpo.

Quando questo grasso non viene interamente utilizzato, finisce con l'andare a depositarsi in parti del corpo dove non sarebbe assolutamente necessario, per insediarvisi stabilmente.

Come evitare un tale accumulo di riserve di grasso inutili?


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