Conosciamo i motivi fisiologici per cui accumuliamo grasso superfluo sul ventre, sul dorso e sulle anche. Questi motivi si chiamano: eccesso nel mangiare - cattiva suddivisione fra i diversi tipi di alimenti, digestione faticosa, consumo d'energia insufficiente.
Abbiamo visto come i traumi affettivi, la noia, la solitudine, i dispiaceri, per farla breve lo stress, possono essere la causa di una bulimia "compensatrice". In base alla nostra esperienza personale, o a quella di persone che conosciamo, abbiamo potuto constatare i risultati precari ottenuti con i rimedi estremi che ci vengono proposti qua e là, e che abbiamo elencato in precedenza.
Tuttavia sappiamo bene che dobbiamo mangiare SUFFICIENTEMENTE per poter essere allo stesso tempo resistenti e sereni.
Il nostro problema è dunque circoscritto entro i limiti ben definiti:
- Come per un bilancio finanziario, bisogna trovare un equilibrio tra gli apporti energetici e il dispendio di energia per lo sviluppo e il funzionamento del nostro corpo.
L'unica soluzione è stata, per molto tempo, quella di ridurre le calorie.
E' esatto che il dispendio d'energia può essere calcolato in calorie. Ma questo dispendio è talmente differente per ogni individuo che per un calcolo preciso, sarebbero necessarie un'attenta sorveglianza, analisi, dosaggi, studi così minuziosi per ogni caso, che ad una persona normale sembra impossibile fare tutti questi calcoli.
Pur ammetendo che essa fosse tentata di farli, come sapere esattamente se un certo giorno le occorrono 1300 calorie e un altro giorno solo 1100 calorie, se consuma di più d'inverno o di meno nei giorni di riposo?
Fosse anche possibile stabilire una media per i bambini, per le donne, per coloro che fanno lavori pesanti, tenendo conto della loro età, dell'attività svolta, ecc... non otterremmo altro che una tabella indicativa, nella quale sarebbe difficile far rientrare il nostro caso!
Un istituto americano ha tuttavia calcolato il numero di calorie utilizzate per tutte le azioni della vita quotidiana quali, fra l'altro:
- dormire
- vestirsi
- scendere a piedi due piani di scale
- fare del giardinaggio
- leggere una rivista
- parlare per un'ora
- lavare una vasca da bagno
- scrivere una lettera
- camminare per due chilometri
- lavarsi i capelli
- ridere e scherzare
- pulire i vetri, ecc..., ecc...
Tutto questo è certo divertente, ma si rivela in pratica di ben poca utilità, a meno che non si voglia annotare, per ogni ora del giorno, il dispendio calorico di tutte le nostre azioni. Ad esso bisogna naturalmente aggiungere quello necessario alle funzioni respiratorie, circolatorie, digestive, intellettuali, ecc... ecc...
Sembra invece più facile determinare la quantità di calorie immagazzinate, dato che esistono tabelle pubblicate da specialisti e che tutti gli alimenti hanno ormai svelato il loro segreto a questo proposito.
Questi calcoli non possono però essere mai del tutto esatti, in quanto i prodotti possono essere più o meno freschi, più o meno maturi, più o meno grassi, più o meno cotti...
Il solo vantaggio di queste tabelle è di dare un'idea degli alimenti più ricchi di calorie e di quelli che, con egual volume, hanno un apporto calorico molto inferiore. Possiamo quindi servirci di questi alimenti per equilibrare i nostri pasti, a seconda delle attività che dobbiamo svolgere.
Dobbiamo fare un grande sforzo fisico?
- Aggiungere al pasto una fetta di gruviera o alcui datteri (da 300 a 360 calorie ogni 100 grammi).
Giorno di riposo?
Spettacolo cinematografico?
Relax al sole?
- Accontentarsi di una fettina di carne o di un uovo, con insalata o asparagi (queste verdure hanno un apporto calorico molto basso).
Si, questo ci può aiutare. Ma fare un calcolo preciso per ogni pasto sarebbe così fastidioso che potreste resistere tre giorni al massimo!
E' questa la ragione per cui, essendo giunta a questo stadio, mi è parso necessario trovare qualcos'altro!
Questo "qualcos'altro" è proprio la presenza, fra tutti gli alimenti e i prodotti messi a nostra disposizione dalla natura per la nostra alimentazione, di elementi in grado di ostacolare il formarsi di grasso superfluo.
La particolarità di questi prodotti naturali è di non aggiungere calorie alla nostra alimentazione, bensì di aiutare a bruciare quelle forniteci dagli altri alimenti. Riferendoci alla matematica, potremmo dire che rappresentano un valore "negativo". Introducendo questi alimenti "mangia grassi" nei nostri pasti, è possibile ridurre l'apporto energetico totale di essi, favorendo l'epurazione delle cellule grasse.
Prima di parlarvene in modo più particolareggiato, può essere utile fare una specie di schema, nel quale si collocheranno senza difficoltà questi misteriosi alimenti "anti-grasso".
Abbiamo visto come i traumi affettivi, la noia, la solitudine, i dispiaceri, per farla breve lo stress, possono essere la causa di una bulimia "compensatrice". In base alla nostra esperienza personale, o a quella di persone che conosciamo, abbiamo potuto constatare i risultati precari ottenuti con i rimedi estremi che ci vengono proposti qua e là, e che abbiamo elencato in precedenza.
Tuttavia sappiamo bene che dobbiamo mangiare SUFFICIENTEMENTE per poter essere allo stesso tempo resistenti e sereni.
Il nostro problema è dunque circoscritto entro i limiti ben definiti:
- Come per un bilancio finanziario, bisogna trovare un equilibrio tra gli apporti energetici e il dispendio di energia per lo sviluppo e il funzionamento del nostro corpo.
L'unica soluzione è stata, per molto tempo, quella di ridurre le calorie.
E' esatto che il dispendio d'energia può essere calcolato in calorie. Ma questo dispendio è talmente differente per ogni individuo che per un calcolo preciso, sarebbero necessarie un'attenta sorveglianza, analisi, dosaggi, studi così minuziosi per ogni caso, che ad una persona normale sembra impossibile fare tutti questi calcoli.
Pur ammetendo che essa fosse tentata di farli, come sapere esattamente se un certo giorno le occorrono 1300 calorie e un altro giorno solo 1100 calorie, se consuma di più d'inverno o di meno nei giorni di riposo?
Fosse anche possibile stabilire una media per i bambini, per le donne, per coloro che fanno lavori pesanti, tenendo conto della loro età, dell'attività svolta, ecc... non otterremmo altro che una tabella indicativa, nella quale sarebbe difficile far rientrare il nostro caso!
Un istituto americano ha tuttavia calcolato il numero di calorie utilizzate per tutte le azioni della vita quotidiana quali, fra l'altro:
- dormire
- vestirsi
- scendere a piedi due piani di scale
- fare del giardinaggio
- leggere una rivista
- parlare per un'ora
- lavare una vasca da bagno
- scrivere una lettera
- camminare per due chilometri
- lavarsi i capelli
- ridere e scherzare
- pulire i vetri, ecc..., ecc...
Tutto questo è certo divertente, ma si rivela in pratica di ben poca utilità, a meno che non si voglia annotare, per ogni ora del giorno, il dispendio calorico di tutte le nostre azioni. Ad esso bisogna naturalmente aggiungere quello necessario alle funzioni respiratorie, circolatorie, digestive, intellettuali, ecc... ecc...
Sembra invece più facile determinare la quantità di calorie immagazzinate, dato che esistono tabelle pubblicate da specialisti e che tutti gli alimenti hanno ormai svelato il loro segreto a questo proposito.
Questi calcoli non possono però essere mai del tutto esatti, in quanto i prodotti possono essere più o meno freschi, più o meno maturi, più o meno grassi, più o meno cotti...
Il solo vantaggio di queste tabelle è di dare un'idea degli alimenti più ricchi di calorie e di quelli che, con egual volume, hanno un apporto calorico molto inferiore. Possiamo quindi servirci di questi alimenti per equilibrare i nostri pasti, a seconda delle attività che dobbiamo svolgere.
Dobbiamo fare un grande sforzo fisico?
- Aggiungere al pasto una fetta di gruviera o alcui datteri (da 300 a 360 calorie ogni 100 grammi).
Giorno di riposo?
Spettacolo cinematografico?
Relax al sole?
- Accontentarsi di una fettina di carne o di un uovo, con insalata o asparagi (queste verdure hanno un apporto calorico molto basso).
Si, questo ci può aiutare. Ma fare un calcolo preciso per ogni pasto sarebbe così fastidioso che potreste resistere tre giorni al massimo!
E' questa la ragione per cui, essendo giunta a questo stadio, mi è parso necessario trovare qualcos'altro!
Questo "qualcos'altro" è proprio la presenza, fra tutti gli alimenti e i prodotti messi a nostra disposizione dalla natura per la nostra alimentazione, di elementi in grado di ostacolare il formarsi di grasso superfluo.
La particolarità di questi prodotti naturali è di non aggiungere calorie alla nostra alimentazione, bensì di aiutare a bruciare quelle forniteci dagli altri alimenti. Riferendoci alla matematica, potremmo dire che rappresentano un valore "negativo". Introducendo questi alimenti "mangia grassi" nei nostri pasti, è possibile ridurre l'apporto energetico totale di essi, favorendo l'epurazione delle cellule grasse.
Prima di parlarvene in modo più particolareggiato, può essere utile fare una specie di schema, nel quale si collocheranno senza difficoltà questi misteriosi alimenti "anti-grasso".
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