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domenica 16 settembre 2012

LE CAUSE SONO MOLTEPLICI

Una cattiva alimentazione può provocare innumerevoli disturbi: per questa ragione è necessario che facciate la massima attenzione riguardo a quell'atto fondamentale che è il "MANGIARE".

Non bisogna naturalmente vivere per magiare, ma non bisogna neppure mangiare solo per sopravvivere! Bisogna mangiare per essere felici ed in buona salute.

Fin dall'infanzia l'atto di nutrirsi si confonde quasi con l'istinto di sopravvivenza e il bisogno d'amore. Sono questi i due moventi fondamentali che ci accompagneranno durante tutta la nostra vita.

Istinto di sopravvivenza, per rimpiazzare la energia necessaria al funzionamento preciso e complesso del nostro corpo.

Bisogno d'amore, per il quale il neonato cerca il seno della mamma, che lo rassicura, lo tranquillizza e lo appaga. Guardate l'espressione beata dei neonati che hanno mangiato a sazietà e la felicità sul loro viso.

E' questo stesso istinto di sopravvivenza che spinge l'adulto, al risveglio, dopo uno sforzo, o alla fine di una giornata lavorativa, verso la mensa dove lo attendono i cibi che gli restituiranno le energie spese.

E' questo stesso bisogno d'amore che può spingere alcune persone frustrate, sole, abbandonate, a ricercare negli eccessi alimentari il sollievo e la consolazione che manca loro.

"Quando sono triste, mangio".

"Quando mio marito mi ha lasciata, ho incominciato ad entrare nelle pasticcerie per mangiare dei dolci, e in tre mesi sono aumentata di 8 chili".

"Quando nostra figlia si è sposata ed è andata ad abitare lontano, ho colmato la mia solitudine invitando continuamente amici. Sapevo di mangiare e bere troppo, ma non potevo sopportare questo vuoto in casa".

"Mio marito è stato licenziato. Nei sei mesi in cui è rimasto senza lavoro, voleva che ogni pomeriggio gli preparassi una merenda per passare il tempo. Prendevamo tè, cioccolata, biscotti. E ingrassavamo tranquillamente tutti e due. Per fortuna ha ritrovato ben presto un altro impiego!".

Ecco quello che si sente dire spesso, ed è talmente naturale questa ricerca di consolazione che queste persone non possono essere giudicate.

Non sono "deboli" o "golose" come spesso si crede. Sono semplicemente infelici e ritrovano quel desiderio infantile della caramella che consola.

Sfortunatamente questa "caramella" si trasforma ben presto in cibi più sostanziosi e tutte queste "consolazioni" accumulate portano ben presto ad una pinguedine preoccupante.

Se si tratta solo di qualche chilo in più, ci si può eventualmente adattare oppure eliminarli rapidamente in qualche settimana, seguendo un'alimentazione controllata. Ma un'alimentazione sbagliata è spesso causa di disturbi che possono rendere difficile l'esistenza. Basterebbe citare la dispepsia, la gastrite, l'aerofagia, l'acidità di stomaco, la colite. Se il cibo è troppo grasso o troppo abbondante, il fegato è sovraccarico e le sue numerose funzioni, così importanti per la trasformazione degli alimenti, si compiono solo con molte difficoltà: questo indica un'insufficienza epatica.

Diventa allora di primaria importanza far riposare questo apparato digerente così attivo e così fragile. Dobbiamo fare in modo che non debba trasformare altro che cibi scelti bene e in condizioni che garantiscono un facile passaggio, delle trasformazioni chimiche normali e ben calibrate.

E' così che potremo ritrovare questo equilibrio: ENERGIA SPESA - CALORIE TRASFORMATE IN ENERGIA.

"Ma, direte, sarà sufficiente questo?"

Si. Ed è necessario che lo sia.

Non è certo più il caso di riprovare l'uno o l'altro dei metodi per dimagrire che non vi hanno soddisfatto in passato o che hanno avuto solo un effetto passeggero. E' stato spesso fatto l'inventario di questi metodi e sappiamo che ognuno di essi presenta alcuni vantaggi e molti inconvenienti.

Abbiamo imparato a nostre spese che i loro effetti sono aleatori e passeggeri e che la loro applicazione è spesso difficile, demoralizzante, frustrante. Se non si vuole, o non si vuole più ricorrere ai sistemi classici quali:
- dieta idrica 2 volte alla settimana
- diete diverse: senza zucchero, o senza sale, o senza grassi, o senza farinacei
- diuretici quotidiani
- massaggi
- ginnastica intensiva
- sauna o sudorazioni diverse
- ipnosi
- agopuntura
- farmaci (estratti tiroidei), ecc.ecc...

Non è forse necessario trovare un altro modo per dimagrire senza eccessive privazioni, senza nervosismo, senza un calo del tono muscolare, senza scatenare nell'organismo reazioni imprevedibili e spesso nocive?

Fra tutte queste spiacevoli conseguenze, quella che spinge la maggior parte delle persone a lasciar perdere è il nervosismo, l'angoscia, il cattivo umore.

Si, dopo qualche tempo i nervi subiscono il contraccolpo dovuto alla mancanza di apporti nutritivi, soffrono, si irritano, e questo si conclude con l'irritazione, il cattivo umore e disturbi psichici che possono giungere fino alla classica "crisi di nervi!".

Allora si manda al diavolo la dieta e le proibizioni, le pesate e le ore di ginnastica intensiva, e si ricomincia a mangiare in modo sfrenato, troppo e qualsiasi cosa, per appagare il bisogno di ritrovare forze e piacere.

Se si deve poi arrivare a questo punto, pare proprio inutile ricominciare l'una o l'altra di queste esperienze. Siete d'accordo? Allora, se volete, dimentichiamole!


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